L’avvio del sinodo parrocchiale
Un altro sinodo? Ma non è stato già concluso nel 2019 quello che ha impegnato diversi anni per produrre che cosa? Il solito libretto sinodale poi dimenticato? E invece no. Quel libretto sinodale non è stato dimenticato: recentemente per esempio nell’assemblea caritas parrocchiale si sono riprese in mano le conclusioni che riguardavano il settore carità e se n’è fatta un verifica, realizzando che qualcosa è stato portato avanti, qualcosa è stato un po’ dimenticato e qualcosa era proprio ancora da realizzare. Una di queste cose riguardava la comunicazione e il porre attenzione ad essa, sia a quella interna alla parrocchia sia quella tra parrocchia e resto del quartiere. Guarda che concidenza… Il tema della comunicazione era anche stato discusso all’interno del consiglio pastorale parrocchiale insieme ai delegati diocesani del sinodo italiano. Era una delle cosiddette “costellazioni”, seguendo il fantasioso linguaggio che il sinodo italiano si è inventato. Quella sera si è capito insieme che era uno snodo cruciale per la vita della comunità, al punto che mentre si era deciso di verificare il modo con cui la parrocchia comunica con il quartiere senza tornare a verificare la comunicazione interna, in un secondo momento si è ritenuto importante anche verificare la comunicazione interna. C’erano tutte le premesse per avviare un vero e proprio sinodo, anche se più specifico del primo, sul tema. Ed eccoci in piena fase di “vedere”, che dovrebbe durare fino a Natale (ma le premesse ci dicono che durerà anche oltre…).
La fase è stata divisa in due. La parte di verifica sulla comunicazione interna alla parrocchia viene realizzata con una serie di incontri con i vari gruppi durante i quali, seguendo una traccia, si prova a fare il punto della situazione. Abbiamo già iniziato il tour: ad oggi sono stati interpellati i volontari del magazzino solidale, il coro, le coppie del gruppo sposi e l’associazione cre.a.ndo Insieme. Seguiranno i catechisti, i ministranti, gli addetti alla chiesa, gli animatori, i volontari del centro d’ascolto e la san Vincenzo. La parte di verifica su come la parrocchia comunica all’esterno e su come è vista, invece sarà oggetto di interviste che faremo a persone non coinvolte direttamente in parrocchia oltre che metterla a disposizione per coloro che vengono a messa, senza essere per forza coinvolti in attività vere e proprie. Abbiamo preso contatti con la scuola Monti per verificare se esistano ragazzi che possano attraverso l’alternanza scuola-lavoro fare materialmente le interviste e stiamo predisponendo la traccia.
Poi con la Quaresima inizierà la parte del “valutare”: interpellazione di esperti, confronto con la parola di Dio e riflessione per lasciarci un po’ illuminare dallo spirito e farci dare orientamenti per l’ultima parte, l’ “agire” che coinvolgerà il periodo dopo Pasqua durante il quale cercheremo di darci linee di azione e di orientamento.
Da un sinodo sulla comunicazione non ci aspettiamo di rivoluzionare le cose in parrocchia, ma sicuramente di creare uno spirito rinnovato, che possa dare fiato e passione all’azione pastorale e alla comunità tutta, non solo ai gruppi che la rendono attiva. Dal libretto sinodale “Ti stavo aspettando”: “Ci siamo resi conto dell’urgenza di combattere la disinformazione e il clima d’odio che una comunicazione di parte può ingenerare. Ci impegneremo a verificare la comunicazione interna alla parrocchia, ma anche a promuovere una comunicazione esterna più corretta e costrutttiva” 2.3,2)
(dal foglio di collegamento degli Amici San Domenico Savio di novembre 2024)
1a fase: incontro con i vari gruppi parrocchiali per verificare la comunicazione
(puoi scaricare qui sotto i verbali dei vari incontri)